_ cinpoesu florin gabriel

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About The Artist


Testo critico di Lucrezia Lombardo La pittura di Cinpoesu Florin Gabriel ha un aspetto sognante, che l’avvicina a grandi maestri dell’astrattismo, come Mirò, eppure, lo stile di questo giovane autore è ibrido, sperimentale e riesce ad osare, superando le definizioni che pretendono di “fissare”, entro un genere specifico, la qualità espressiva di un artista. Cinpoesu, oltre che un astrattista, è infatti anche un pittore figurativo-simbolista e, specie nel “primo periodo”, predilige soggetti visivi, seppur reinterpretati in chiave concettuale. Valorizzando il contenuto di ogni opera, Florin riesce così ad unire la ricerca classica, ad un’originale sperimentazione. I temi ricorrenti, nella poetica di questo giovane autore, toccano l’attualità e spingono il fruitore ad interrogarsi visceralmente su questioni impellenti e, talvolta, propriamente sociali. Protagonista di mostre di livello internazionale, il pittore si differenzia, nel panorama contemporaneo, per uno stile originale, che è al contempo “impegnato” e “sognante”, capace di unire la visionarietà ad un’immaginazione informale e cromatica, oltre che a profonde riflessioni su temi filosofici, che chiamano in causa l’uomo. Del resto, Cinpoesu ama disorientare il pubblico e trasportarlo all’interno dell’opera stessa, per costringerlo a guardare la realtà da un punto di vista inconsueto, che ha per scopo l’incremento di quella “curiosità” che, sola, conduce verso un’evoluzione. L’essenza dell’arte, infatti, quale altra è se non lo stupore, che nasce allo scopo costringerci ad abbandonare i nostri “schemi fissi”, per spingerci verso la conoscenza?