About The Artist
Legata alla sua terra, innamorata perdutamente del lago sulle cui sponde vive osserva costruisce folli set fotografici e compone i suoi versi, ha vissuto in diversi luoghi e praticato una sorta di nomadismo artistico che però l’ha sempre ricondotta- ad intermittenze più o meno lunghe- alla sua radice umbra. Alessandra Baldoni fotografa da quando aveva otto anni e scrive da sempre, inquieta curiosa appassionata trova nella parola l’ossatura del suo lavoro, usa la stessa macchina fotografica come un taccuino in cui annotare sogni accadimenti e visioni. Definisce le sue foto il risultato di “piccole sceneggiature scritte per uno scatto”, mette in scena veri e propri set, costruisce un mondo metafisico ed incantato, cerca di raccontare i luoghi dell’anima, quelle geografie esistenziali in cui ognuno può riconoscersi. I temi centrali della sua ricerca sono la memoria, il sogno, la favola e l’amore. Alessandra Baldoni predilige le immagini sospese che parlano agli occhi di chi guarda “sottovoce”, immagini misteriose che svelano qualcosa ma non tutto lasciano all’anima dello spettatore il compito di indagare e dare un nome al piccolo cortocircuito emotivo che viene a crearsi nelle sue foto. Simili a stampelle sentimentali in cui appendere il proprio abito, le sue foto si avvicinano per senso alla poesia: lievemente sfiorano le cose nominandole ma le lasciano avvolte nel loro segreto.
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Tied to the land, hopelessly in love of the lake on whose shores live observes builds crazy photo shoots and composes his verses, has lived in several places and practiced a kind of nomadic art but has always attributed to intermittent-more or less long - at its root umbra. Alejandra Baldoni photographer since he was eight years old and writes always curious restless passion lies in the word the backbone of his work, uses the same camera as a notebook in which record events dreams and visions. Defines the result of his photos "small scripts written for a shot," depicts real set, constructs a metaphysical world and enchanted, attempts to tell the places of the soul, the existential geographies in which everyone can identify with. The central themes of his research are memory, dreams, and love story. Alessandra Baldoni prefers hanging pictures that speak to the eyes of the beholder "subheading", mysterious images that reveal some but not all leave the soul of the viewer to investigate and give a name to the small short-circuit emotional that is created in his image . Similar to emotional crutches in which to hang his clothes, his photos are approaching a sense of poetry: slightly touching things by naming them but leave them shrouded in secrecy.