Mario Tosto

Mario Tosto



About The Artist


Nato a Roma il 14 Maggio 1942, sin da giovanissimo comincia a dipingere spaziando anche nell'ambito pubblicitario e decorativo. E' stato presente in collettive, personali ed in esposizioni pubbliche. Pubblicità e marketing lo impegnano maggiormente ma continua a dipingere anche se con poca visibilità, non troppo cercata. Ha maturato ormai stile e tecnica: la sua produzione artistica è continua e le sue sporadiche apparizioni in esposizioni quasi impreziosiscono ulteriormente i suoi lavori. Si esprime soprattutto attraverso il linguaggio del viso, i suoi volti diventano una complessa affermazioni personale, fra iconografia punk e meta-umano. L'arte è per Mario Tosto un modo per comunicare, per raccontare storie e per esprimere il suo rapporto con gli altri. Mario Tosto, nato a Roma, ha viaggiato molto per il mondo, crescendo cosi culturalmente e diventando padrone del linguaggio pittorico. Lo si può definire quindi una sintesi dei percorsi storici dell'arte, un osservatore che elabora a livello creativo il suo patrimonio culturale. MOSTRE • Mostre personali: - "Il tempo che trascorre" 2011 - Galleria Minima - Roma - "Pittura Dipinta" 2009 - Galleria Minima - Roma • Mostre collettive: -"Artisti della galleria" 2011 - Galleria Minima - Roma -"Quadri" 2011 - Galleria Minima - Roma -"Disobbedienti" 2011 - Galleria Minima - Roma -"Untitled" 2011 - Galleria Minima - Roma -"Senza titolo" 2010 - Galleria Minima - Roma -"Linguaggi a confronto" 2010 - Galleria Minima - Roma -"Frammenti di memoria - Berlino 9 Novembre 1989" - Galleria Minima - Roma -"Realismo senza rete" 2009 - Galleria Minima - Roma • Mostra personale al Palazzo delle Esposizioni - 1965 - Roma • Mostra collettiva al Palazzo delle Esposizioni - Rassegna Artisti di Roma e del Lazio - 1965 - Roma • Personali e collettive in varie gallerie pubbliche e private a Roma e in Italia (Sulmona - Firenze - Milano). • Mostra collettiva a New York nel 2006. CRITICA Mario Tosto, nato nel 1942, incomincia a dipingere a 16 anni, ma ben presto, favorito dalla multimedialità invadente, prende a vagare al di fuori della pittura, sia pure in territori limitrofi, quali la decorazione, il marketing, la pubblicità, pur senza trascurare l'obiettivo di acquisire un proprio stile e una propria tecniche, coltivando essenzialmente il linguaggio del viso. Dice Michel Tournier, l'autore delle Meteore: " Si ama qualcuno di vero amore quando il suo viso ti ispira più desiderio di qualsiasi parte del suo corpo". dipinti da lui, i visi si trasformano, acquistando un'esistenza propria dell'arte, fra l'iconografia punk e il meta-umano, una variazione del post-human, come il suo Dante. (Costanzo Costantini)