Sobre el Artista
Nato a Catania nel 1944, dove vive ed opera. Accademico e docente di Storia dell'Arte a Catania.
E-mail: adimensionale@tiscali.it
Sito Internet: www.arteadimensionale.com
Studio di pittura Via Tevere 25 San Gregorio di Catania 95027
(Sicilia - ITALIA)
Mostre personali:
Gall. "Il Poliedro"- Augusta 1970; Gall. "Margutta"- Siracusa 1972; Biblioteca Comunale- Giarre 1972; Gall. "Ariete"- S.G. la Punta 1972; Gall. "Ciclope"-
Acireale 1973; Gall. "Michelangelo"- Firenze 1973; Galleria "IL Riccio"- Venezia 1973; Gall. "Margutta"- Siracusa 1974; Biblioteca Comunale - Giarre 1974;
Gall. "La Retta"- Roma 1975; Macef - Milano 1976; Gall. Buzzoni- Parma 1978; Gall. "La Fiera"- Milano 1978; La Fiera di Parigi 1979; Gall. "Italcraft"- New
York 1979; Gall. "Buzzoni" - Parma 1980; IV° Rassegna d'Arte Moderna - Gravina 1981; Comune di S.G.la Punta 1982;Gall. "Circolo Artistico" patrocinata
dall'E.P.P.T. Catania 1982; "Madonna della Salute" Viterbo 1982; Circolo Ufficiali- Augusta 1983; Gall. "Antares"- Catania 1983; C.C.Intern. d'Arte
"Lombardia" Giarre 1984; Gall. "L'Iride"- Catania 1988; Salone G.T.Colonna - Catania 1988; Gall. "L'Iride" -Catania 1989; Salone G.T.Colonna - Catania
1998. "Agora Gallery" dal 2 Dicembre 2003 all'8 Gennaio 2004. New York. Dal 25 febbraio al 19 marzo 2005 all'Agora Gallery in Chelsea New York. Dal 15
Aprile al 5 Maggio Alla Galleria " Suite del Duomo" Ferrara.
Mostre Collettive:
Segnalato Collettiva Partito Comunista- Catania 1963; Segnalato Mostra Nazionale dell'Etna- Catania 1964; I° Premio Collettiva di Pittura e Grafica "Gruppo
9" Catania 1965; Collettiva "Luoghi visioni e pers.Danteschi" Roma 1966; Coll. Ist. D'Arte Catania 1968; Mostra di Pittura e Grafica "Gruppo Nautico"
Acicastello 1968; Segnalato estemporanea Trecastagni 1969; Mostra Internazion. "Acireale Turistico Termale" -Acireale 1969; XI° Premio Nazionale di
Pittura- Acitrezza 1969; Mostra estemporanea - Trecastagni 1970 e 1971; Coll. "Macef" Milano 1977; V° Rassegna d'Arte Moderna- Gravina 1981; VI°
Rassegna d'Arte Moderna- Gravina 1982; I° Collettiva d'Arte Contemporanea Comune S.G.la Punta 1982; Rassegna d'Arte Moderna Comune S.G. la Punta
1982; XXV° Incontro con la Pittura - Mascalucia 1982; Coll. d'Arte Contemporanea Gall. "Antares"- Catania 1982; I° Incontro con la Pittura- Acitrezza 1982;
I° Rassegna di Pittura Contemporanea- Nicolosi 1983; Coll. d'Arte Gall. "Antares"- Catania 1983; II° Mostra di Pittura "Omaggio ad Acitrezza" Acitrzza
1983; Coll. D'Arte Gall. "Lachea"- Acitrezza 1983; I° Rassegna di Pittura Contemporanea -Acitrezza 1983;III° Edizione "Incontro con la Pittura" Comune di
Gravina 1983; III° "Mostra di Pittura" Comune di Acitrezza 1984; III° Rassegna Nazionale d'Arte Contemporanea Gall. "Antares" -Catania1985; III° Edizione
"Artisti Siciliani Contemporanei" Comune S.G.la Punta 1985; IV° Rassegna Nazionale d'Arte Contemporanea" gall. "Antares" Catania 1986; Coll. Artisti
Siciliani - Terme Acireale 1986; Collettiva d'Arte Gll. "Nuova Arcadia" Catania 1986; Coll. Il S. Natale Gall. "Antares" Catania 1986; Collettiva "Maestri
Contemporanei" Gall. "L'Iride" Catania 1989; Collettiva d'Arte Contemporanea "Palazzo della Borsa" Catania 1994; Collettiva di pittura "Ist. Mag.le"
G.T.Colonna- Catania 1996. Collettiva: " I pionieri dell'Accademia di Belle Arti di Catania " dal 20 Maggio al 30 Maggio 2000.
Aldo Zanetti alla " Sala Barna" Barcellona Spagna, Collettiva Internazionale dal 14/luglio al 31 luglio 2003, (Gruppo Batik Art- Barcellona- San Francisco- Miami).
Aldo Zanetti espone alla I° Collettiva D'Arte Contemporanea " Biennale di Venezia " dal 2 agosto al 29 agosto 2003 presso la Galleria d'Arte "III Millennio" di Venezia.
Aldo Zanetti all' 8° Edizione Della Mostra Internazionale, Expò Art- Nice, Radison Sas. Costa Azzurra- Francia, dal 24 settembre al 30 settembre 2003.
Aldo Zanetti espone alla Rassegna Internazionale D'Arte Visiva e Contemporanea "I Quattro Elementi " presso il Museo del Castello Estense Sale Dell'Imbarcadero,Ferrara dal 25 ottobre al 2 novembre 2003.
Collettiva d'Arte Internazionale presso " Agora Gallery " New York dove Aldo Zanetti è rappresentato e rimarrà in permanenza, mostra dal 2 Dicembre 2003 all' 8 Gennaio 2004
Aldo Zanetti dal 25 Febbraio al 19 marzo 2005 alla Collettiva Internazionale Presso "L'Agora Gallery" a Chelsea - New York
Note Critiche:
...Non so se l'arco di questo valoroso artista sia concluso, non so cioè se si appaghi egli di questo approdo, che sembrerebbe meno tormentato e forse meno ripetitivo, ma credo che anche soffermandosi in questa tappa del suo cammino, Aldo Zanetti ci darà sempre opere valide e degne di ammirazione.. Roberto Carpino
Aldo Zanetti non avrebbe bisogno di presentazione per coloro che già in occasione di altre mostre hanno potuto apprezzare l'impegno artistico e la solida preparazione tecnica. L'artista si presenta oltretutto confortato da una larga esperienza non solo nel campo pittorico ma anche teatrale, estrinsecando la sua attività in taluni interventi scenografici e di regia in lavori teatrali rappresentati con successo a Catania; tali interventi di scenografia e di regia scaturiscono da proficui e seri studi condotti all'Accademia di Belle Arti di Catania, da cui il nostro artista è uscito nel 1971. E' dall'alternarsi di esperienze pittoriche con esperienze teatrali che nasce nel Nostro una più robusta visione della vita che trova il modo di filtrare attraverso una calda e personale cromia. Si rileva in effetti, nelle tele di Zanetti la pastosità della pennellata, una fastosa dovizia coloristica e tematica, la sicurezza e l'incisività delle immagini, una tendenza ad ammorbidire quei tratti che l'uso della spatola tenderebbe a geometrizzare, una padronanza della tecnica che trova validità nell'assimilazione e manipolazione di tecniche diverse che hanno perduto qualsiasi forma di dilettantismo. Quella di Zanetti è un'arte < in fieri >, che prelude nelle conferme di questa mostra ad esperienze più avanzate più avanzate ed avveniristiche. Paolo Aiello
La pittura di Aldo Zanetti, si può definire un incontro con la natura e con la vita. Il bravo artista catanese si distingue per il suo personale modo di esprimersi; proveniente da esperienze di Arte Cinetica e di studi della percezione visiva, si chiarifica nel figurativo con una tecnica finissima rilevando un'esigenza etica della ricerca di una serena bellezza e che nello stesso tempo ci porta a riflettere su quella attuale. Da questa mirabile fusione tra la vena poetica della sua tematica e la sciolta ed esperta tecnica scaturiscono le sue migliori composizioni cariche di calda e sensibile umanità. In un tonalismo composto, luci, colori, prospettiva,ombre, pervadono le opere raffiguranti scorci di spiagge, di paese, di natura in netto contrasto con la cronaca quotidiana. Una posizione questa per l'artista, non di attesa di una realtà ma di una concezione lirica della realtà odierna; un ottimismo che ha bae nelle possibilità dell'uomo e dell'artista di riscoprirsi alle segrete motivazioni dell'essere. L'artista riesce e non mi sembra poco, a racchiudere il bello nei limiti della estrema chiarezza e semplicità. Un discorso che riflette l'aspirazione ad una non facile autenticità artistica e che si rifà alla natura in un patetico, cromatico dialogo nei confronti di tutti i giorni. Giovanna Marino
Aldo Zanetti di Catania che si dedica anche alla regia e alla scenografia teatrale. Con tecniche di colori propria dei siciliani, Zanetti affronta con i quadri esposti alla galleria (Piazza Antinori 3 Firenze), un discorso drammatico sul disastro ecologico che sta per travolgerci. Ma non riproduce fiumi inquinati e morenti, atmosfere ammorbate dal gas o colture avvelenate e sfiorite. Il pittore propone la tragedia già in atto mettendo da parte sulle tele, per conservarle, le immagini di una natura limpida,assolata, fiorente quasi volessero costruire per i nostri figli un museo allucinante di tutto ciò che essi fra breve avranno irrimediabilmente perduto. Perciò, queste visioni, rese essenziali da un elegante processo di sintesi, ci allarmano molto di più di una testimonianza tragica del disastro perchè è lui; è quella bellezza ormai antica e irrecuperabile che ci da il senso della strada che abbiamo percorso verso il precipizio. Aurelio Ragionieri ( Firenze )
Osservando attentamente il quadro dello Zanetti n°5, dallo stesso denominato "Il sogno dell'uomo" e leggendo in un certo modo, quel cavallo centrale, bruno ed energico, la testa dalla fronte al muso percorsa da una striscia di luce bianca, si pone, deciso e lanciato con impeto in avanti qual primo al traguardo, ed ostentando una propria sicurezza non del tutto priva di di una bonaria aggrssività. ma, dal di dentro di quella testa e dal fondo di quello sguardo, sembra affiorare una dolce tenerezza protesa a donarsi ad una paziente attesa perplessa in interrogativi. In quel cavallo perciò, letto con un pò di fantasia a la Dalì, si potrebbe forse persino riscontrare uno strano autoritratto dello stesso autore; utoritratto non certo somatico...ovvio, ma psicologico. Autoritratto energetico inconscio dal sottofondo dell' "io", e traslato in quel cavallo; così come il vapore acqueo dal mare sollevandosi si fa nube dalle strane forme; così come il "subconscio" nel sonno si fa sogno.
Filosofo Don Francesco Gaudioso
Aldo Zanetti, per me è diventato doveroso presentarlo, perchè è fra i pochi che per la sua serietà professionale, spicca in una provincia divisa da tendenze e correnti, frantumata in fazioni, e riesce ad emergere grazie al suo impegno non solo contenutistico ma anche qualitativo e alla serietà con cui da anni porta avanti le sue ricerche sia nel canpo dell'arte figurativa sia nel teatro. perché ho avuto la possibilità di seguire i suoi interventi scenografici e di regia in lavori teatrali rappresentati con successo a Catania; fra cui: di R. Vitrac, di Artaud al teatro Club. Dicevo impegno contenutistico e qualitativo, dovuto ad una lunga ricerca, e ad una continua verifica che ha portato l'artista ad intraprendere una strada ben precisa nel campo della pittura; < strada > puntellata dal favore della critica e del pubblico. Dopo varie ricerche documentate da valide mostre, oggi si presenta con una tematica riflessiva e piena di contenuti ideologici. Trasferisce nelle sue tele, ciò che l'uomo moderno, coinvolto da una tecnologia avanzata e trascinato nel turbine di una società in continua evoluzione, società tecnocratica, ha dimenticato; ovvero la dimensione dell'uomo direttamente ricollegato ai valori della natura. Giovanni Torre
Aldo Zanetti limita la sua ricerca ad una identificazione prima e ad una raffigurazione poi del soggetto nella totalità del mondo reale, tanto da eliminare il suo significato accidentale per assumere un valore di simbolo; e ciò accade attraverso una semplificazione di forme assai ben ricostruibile in un percorso uniforme e unitario che in modo speciale si presenta al risalto del colore, sempre vivace e intenso - specie quel giallo estivo - con un richiamo a taluni maestri dell'800 francese, come Van Gogh, tanto per citarne uno, il più esemplare. Prendiamo, per esempio, < Dov'è la mia terra ? > uno dei suoi numerosi quadri: cosa dice lo Zanetti in questa sua tela dove la terra emerge da una cupa morsa montana con un omino solitario, unico esemplare di una fauna, nell'edizione ormai introvabile, se non l'amaritudine d'una irripetibile malinconia e forse di un pessimismo tragico, della nostra epoca? Ma appunto per la intuizione dell'artista che restiamo turbati dinanzi a questo genere di pittura: esso ci costringe a meditare il profondo senso di solitudine di tipo Leopardiano a cui niente viene concesso se non il colore vibrante e netto, unico segnacolo - io credo - di una disperata protesta, di un concitato appello per la natura che scompare, che se ne va chissà dove. Giovanni Nocentini ( Firenze )
"Proposta di valori perduti" è il tema della mostra che Aldo Zanetti ha allestito nella galleria del Gruppo di Acireale. Il tema di fondo dell'artista è quello dell'industrializzazione come distruzione della natura. Il paesaggio nel suo aspetto di oggi, dissacrato cioè dalla morsa del tecnicismo e nel quale tutto è stato ridotto a larve ciò che una volta era prodotto spontaneo della natura. L'artista catanese ci mostra, attraverso le tele, la drammatica posizione dell'uomo quasi in lotta contro se stesso. L'azzurro è programmato anch'esso, perché anche il cielo soggiace alle predonerie dell'evoluzione scientifica: veicoli spaziali, jet di varia potenza ne inquinano la purezza fino a bruciare tanto ossigeno in un giorno quanto l'umanità intera non giunge a consumarne in dieci anni. Zanetti ci fa trovare davanti orizzonti intersecati da linee geometriche. In verità l'artista affronta il tema dei e il problema dell'inquinamento dello spazio e del mare e i suoi colori si direbbe che non lasciano adito a speranza alcuna. La mostra fin dall'apertura ha riscosso un significativo coro di consensi.
Giuseppe Contarino
Aldo Zanetti emerge dalla massa comune per quella assoluta maturità artistica che gli consente un linguaggio chiaro e disancorato dagli influssi banali e dalle ingenuità. Impegnato in un colloquio col pubblico, iniziato da molti anni, propone un messaggio di una allarmata tensione interiore, gridata sottovoce, la realtà della società nella quale viviamo. Il paesaggio nel suo aspetto di oggi, dissacrato cioè dalla morsa di un'incombente necessità tecnocratica, non ha perso nulla di ciò che una volta era fondamentale - almeno così ha deciso di rappresentarlo l'artista - tutto è meravigliosamente e magicamente a suo posto, ma le barche, gli alberi, il mare, la carrozza, il pescatore sbigottito e tanti altri, sono imbalsamati, sono larve in un tragico archivio, blindato dallo smog, dai rumori, dagli inquinamenti, sigillati dai beni di consumo. Geometricamente programmato anche l'azzurro del cielo che non è più azzurro e non ha più un . Vi spiccano linee e quadri perchè il radar possa dare il punto della navicella spaziale o di un jet, spiccano le sagome dei faraglioni, ma essi sono fuori dall'interesse immediato, sono accidenti, costituiscono un punto di riferimento per per la bottega dove troveremo i beni di consumo. l'industrializzazione come distruzione della natura. Questo è il tema fondamentale del nostro artista. Mi sembra poco opportuno fare riferimento alla sua bravura perché, proviene dall'Accademia di Belle Arti e, oltre all'insegnamento ha esperienze di apprezzatissimi lavori di regia e scenografia eseguiti nei più significativi teatri di Catania. Mi sembra piuttosto che debba essere valutata al massimo la serietà del suo impegno a risvegliarci a questa realtà di uomini mobilitati in una lotta assurda contro il bene del mondo su cui viviamo.
Mario Grasso
Espone in questi giorni a Viterbo, presso la Chiesa di Santa Maria della Salute un affermato artista catanese, Aldo Zanetti, con una personale di pittura e grafica riassunta sotto il titolo di " La mia terra". Zanetti, un artista dalla spiccata personalità, presenta tutta una serie di opere che ripropongono i primi passi del suo avvicinarsi all'arte, le prime esperienze, il periodo degli anni sessanta sino alle ultime produzioni ove l'artista fonde in un singolare messaggio gente e paesaggi quasi a sottolineare un unico anelito di vita e l'affermazione di valori spesso trascurati come la vita quotidiana, il lavoro, le tradizioni, insomma le radici del suo popolo. Le severe mura della Chiesa di Santa Maria della Salute fanno ancor più risaltare, in una tavolozza policroma finissima, figure e paesaggi di opere vive, mai monotone o abbandonate, ma maestose in una solennità pastorale e contadina tanto simile alla terra viterbese. L'aver presentato queste opere nella città di Viterbo, ci ha confessato l'artista, è sembrata un'operazione culturale del tutto naturale perché - come la sua terra di Sicilia - il viterbese è anch'esso un luogo ove la natura si sposa con l'arte.
Romualdo Luzzi
" Dalla cupa tavolozza del passato la Sicilia t'assume e i suoi colori nello spartito del cielo nella serena fatica dell'uomo ad equilibrar la vita ti induce a il suo tepore".
Don Lino Chinnice
Il mito, la leggenda, la metafora, nei dipinti di Aldo Zanetti, vestono il colore; un colore che è protagonista ed è messaggio primigenio nelle tonalità accese, dirompenti, dall'aggressività arcaica, accattivante nel farsi suggestione, quindi pensiero. Così nelle numerose opere esposte alla Galleria "L'Iride" (Corso delle Province 239 Catania). I piccoli ed i grandi oli, scenografici, nella presentazione di personaggi, allegorie, simboli, costituiscono campo d'azione per la fervida creatività dell'autore che sembra cogliere dalla natura le forze vive delle sue composizioni: Forze ed energie che si distinguono nettamente nei due poli, positivo e negativo, in continuo contrasto ed accordo nei fenomeni e nelle immagini puntualizzati da Zanetti. Nei dipinti (tutti olio su tela), alla furia dirompente dei furiosi cavalli, alla fatica, si contrappone la morbida, pacata armonia della natura nella corolla di un fiore, nel leggero volo di un gabbiano. Ad evidenziare i contrasti del vivere, la pittura di Zanetti mette anche presente e passato, risalendo alle origini del pensiero filosofico e religioso. La perenne lotta tra il bene e il male, si evidenzia nel racconto degli antichi miti, nell'espressione delle imperiture dialettiche che caratterizzano la natura e la vita nel suo continuo divenire e categorico riproporsi in termini eterni. Spinto a cogliere il senso reale della contrastata routine dell'esistenza. Aldo Zanetti, plasma quindi il colore, lo forgia nella sua cocente vivezza, nel suo infuocato ardore, in immagini, nel tentativo di carpirne il segreto vitale, sia che esso si sprigioni dal corpo fremente di un cavallo o emani dalla tensione muscolare di un viso, sia che esso esali dal profumo di un fiore, dall'armonia di un corpo, dalla grazia di un volo.
Milly Bracciante
Expo Art Nice 2003 - Breve commento critico per l'artista. .... Aldo Zanetti : La sua pittura è vivacizzata da una cromaticità molto efficace, con descrizione naturaliste intense ed equilibrate, dalle ottime affinità segniche..........
Mariarosaria Belgiovine (Nizza- Francia).
Le opere dell'artista Aldo Zanetti manifestano la sconcertante attualità. La lirica molto personale, potentemente evocativa, predilige le colorazioni primarie e possiede forti connotazioni metafisiche. Il Maestro chiama la sua pittura "adimensionale", definizione che trova conferma nell'utilizzo semantico delle collocazioni di luogo e nelle deformazioni coloristiche e fisiche dei soggetti.
Rinalda Truffi (Galleria III° MILLENNIO VENEZIA)
Caro Aldo Zanetti, sono lieta d'informarla che il Suo lavoro si qualifica per essere Rappresentato dalla" Agora Gallery ". I suoi dipinti esibiscono una qualità narrativa e sono pregni di un simbolismo contemporaneo che è allo stesso tempo evocativo e visivamente molto stimolante. Vi esiste un sottostante discorso emotivo che rivela abilità e passione per il mezzo.
Angela di Bello ( Direttrice dell' Agora Gallery di New York)
Zanetti è un artista impegnato e coinvolto emotivamente e culturalmente nel proprio tempo; la tematica centrale, infatti, dei suoi lavori è strettamente legata alle problematiche sociali drammaticamente protagoniste delle cronache di attualità come l'Iraq o il Mouse bohemien, per citarne alcuni. I quadri di Aldo Zanetti, realizzati con una raffinatissima tecnica pittorica, conducono lo spettatore attraverso un sorprendente percorso costituito da piani spaziali adimensionali, da prospettive insolite, da figurazioni tratte dall'inconscio dell'artista, dal passato e dalla realtà contemporanea. Zanetti dimostra con coraggio e forza di opporsi alla " Arte Anoressica" decantata e promossa dal famoso critico Bonito Oliva. E' difficile scindere nel nostro autore l'uomo e l'artista, così intrinsecamente connessi e questo è un motivo di fascino all'interno del nostro panorama artistico e contemporaneo.
Paola Trevisan ( Ferrara)
Aldo Zanetti esamina la cultura delle immagini. In un periodo in cui l'immagine assume un ruolo fondamentale, la pittura acquisisce una validità nuova nel riflettere la cultura. La pittura di Zanetti scompone il nuovo spazio della pittura - uno spazio trasformato nella dimensione, uno spazio che il romantico desidera ardentemente. Invece di attenersi a regole accademiche, egli inventa il suo personale sistema di dipingere guidato da decisioni espressive. Egli esprime un amore per tempo perduto, per la memoria e per l'arte come un esercizio compassionevole. Ammiriamo dipinti nei dipinti-immagini riferite a momenti ideali affiancate a strutture contemporanee. Le opere di Zanetti sono critiche bramose di di una cultura postmoderna in cui i quadri rappresentano delle istantanee di un tempo perduto. I suoi lavori sono un tributo alla memoria di una trascorsa e più classica epoca di arte e cultura. Un artista italiano, il lavoro di Zanetti rende omaggio ad una rappresentazione più tradizionale ed al valore del lavoro. Le sue pitture rappresentano argomenti ispiratori per la rilevanza di un'illustrazione originale. Il lavoro di Zanetti è un formidabile testamento alla bellezza della creazione artistica ed al suo potere per plasmare la cultura.
Van Stokes (New York)
In un tempo di saturazione dell'immagine,dipingere acquisisce un'attinenza nuova in una cultura delle immagini riflettenti. In composizioni complesse che deconstruct ricrea lo spazio dimensionale del dipinto. Aldo Zanetti ingegnosamente sottolinea le battaglie contro l'estetica di una società tecnologicamente ossessionata, contro una cultura artistica e computerizzata e virtuale e contro l'eclisse di poesia artistica. Inspirato nel suo stile personale e figurativo dai grandi artisti dell'età classica. Aldo Zanetti dipinge temi contemporanei - caratteri dell'Internet, lavaratori industriali, architetture moderne - giustapposte con immagini dedotte da un tempo passato. Con abilità grande in un dipinto figurato; Lui contrappone abilmente gioventù con età avanzata, industria con natura e maniere antiquate di comunicazione con quelli dell'età digitale. In dipinti dentro dipinti, surrealisticamente l'incongruent, dimensioni spaziali e visione simultanee del consciousnesses interno ed esterno. Zanetti crea uno spazio alterato, uno spazio per il quale brama il romantico. Zanetti Aldo è nato a Catania, Italia dove vive e lavora. Lui ha esibito le sue mostre personali e numerosi in tutta Europa oltre che a New York.
Danica Novgorodoff (New York)
Aldo Zanetti crea e lavora meraviglie nei suoi dipinti dentro i dipinti. Lui esamina il desiderio si rappresentare la storia attraverso immagini dipinte, e poi paga simultaneamente tributo e commenti di dipinto storico. In tutte le opere di Zanetti i temi di storia, dipinto e meccaniche sono dei perpectival. Nella Maschera e Orlando noi vediamo una linea dimensionale che taglia uno spazio interno. Questa dimensione appare come una tela, uno specchio una finestra. Zanetti fa acumi intelligenti in pilotaggio rappresentativo - ventions e il mondo di spazio dipinto. I suoi dipinti mostrano una coscienza quasi mitologica e i contorni dei dipinti danno un senso di codificazione alla scena. Ma i dipinti di Zanetti sono velati da un romanticismo interiore. Lui mostra il dramma nel mondo, cavaliri, operai, macchine computer ecc.. si muovono attraverso una splendida regia. La sua opera è un tributo allo spazio dipinto e alla possibilità di fare della magia artistica.
W.J. Stokis ( New York)
Aldo Zanetti esamina la cultura dei dipinti. In un tempo in cui le arti figurative sono sottoposte ad un sempre maggiore processo di saturazione, la pittura acquisisce una nuova rilevanza. I dipinti di Zanetti scompongono il nuovo spazio della pittura, uno spazio diverso sul piano delle dimensioni, uno spazio che si pone in un contesto quasi romantico. Invece di seguire rigide regole accademiche, Zanetti inventa il proprio sistema pittura, mosso da scelte espressive. Esprime l'amore per il tempo perduto, per la memoria e l'arte come passione. Osserviamo quadri dentro quadri, quadri di epoche e tempi ideali sovrapposti a strutture moderne. Le opere di Aldo Zanetti, si inseriscono in una cultura post-moderna in cui immagini immediate rappresentano un periodo perduto. Le sue opere rendono tributo ai momenti di un'età classica di arte e cultura. Un artista Italiano, Zanetti, rende omaggio al valore di figure e ad un'idea di lavoro tradizionale. I suoi dipinti sono argomentazioni ispirate per la comprensione del significato di un'arte veramente originale. L'opera di Aldo Zanetti testimonia con forza la bellezza e la capacità dell'arte come un testamento potente di dare forma e plasmare la cultura.
Trace NG. Rivista " Artis Spectrum " New York
Paola Trevisan Arte Contemporanea ospita la mostra personale di Aldo Zanetti Dal 23 aprile al 12 maggio 2005. Aldo Zanetti, nato a Catania, in Sicilia, dove vive e lavora ha esposto i suoi lavori in numerosissime personali e collettive in Italia, in Europa e in America esattamente a New York. Zanetti è un artista che non si nasconde dietro la maschera della fama per paura di dire ciò che pensa; esprime un mondo interiore, un cosmo parallelo del quale tutti sono consapevoli ma, incapaci di dare la giusta lettura. Un artista che non ha mai avuto bisogno delle regole accademiche, ovvero di riconoscere la propria bravura mediante la studio o la copia dei grandi e rinomati artisti del passato, ma, che si è fatto conoscere per le sue personali stigmate, per i suoi tratti precisi, per la sua spontanea sincerità, un Don Chisciotte che non ha dovuto combattere contro i mulini a vento ma bensì contro la cecità di una società troppo tecnocratica. Ispirato nel suo stile dai grandi classici dell'arte italiana, Zanetti dipinge temi del tutto contemporanei, aspetti di Internet, lavoratori industriali, architetture moderne abbinate ad immagini tratte dal passato. Tramite la sua pittura furativa di grande abilità, Zanetti contrasta giovinezza con vecchiaia, industria contro natura e antiquati mezzi di comunicazione con quelli dell'era digitale. Nei suoi quadri dipinti all'interno di altri dipinti, incongruenti surreali piani spaziali e simultanee visioni di coscienza interiore ed esteriore, Zanetti crea uno spazio alterato, uno spazio che desidera fortemente proiettarsi un mondo più umano.
Paola Trevisan ( Ferrara )
" IL Quotidiano Musa di Zanetti"
Hanno viaggiato da Catania a Ferrara, attraversando praticamente tutta l'Italia, le ventitrè tele del Maestro siciliano Aldo Zanetti per mettersi in mostra in un'importante personale alla galleria di Paola Trevisan, che si avvale degli spazi dell'Hotel Suite Duomo di Ferrara per allestire le sue esposizioni. Nelle sue opere, dal carattere scenografico (proposte nella preima metà di maggio 2005) Zanetti dimostra con la piena padronanza della tecnica pittorica che gli consente di utilizzare con abilità diversi piani dimensionali all'interno delle sue tele. I dipinti si affacciano su realtà diverse ma collegate fra loro; contemporaneamente, in queste opere è sempre ricorrente l'accenno alla dimensione temporale del presente, del futuro e del passato. I quadri di Zanetti sono ricchi di citazioni artistiche surreali e metafisiche ma anche culturali, storiche e politiche. Ispirato dal quotidiano, Zanetti mette in scena la contemporaneità del nostro vivere di cui indubbio protagonista è Internet, in grado di collegarci a lontani mondi facendoli entrare nelle nostre case e nella nostra routine, con tutti gli aspetti positivi ma anche i rischi e i pericoli correlati. L'artista, al contempo, esprime un mondo interiore, " Un cosmo parallelo del quale tutti sono consapevoli ma incapaci di darne la giusta lettura". Le mostre, di alto livello artistico, dimostrano come in questa giovane galleria, diretta da Paola Trevisan, si siano scelte strade non convenzionali e siano abbinate esposizioni di artisti emergenti con quelle di artisti dalla fama già consolidata come in questa di Aldo Zanetti,
Antonietta De Nanzio
Ad Aldo Zanetti il premio alla sua arte e carriera: "12° Premio di Cultura & Società Siciliana" Da Paesi Etnei Oggi" 2006.
Ad ALDO ZAETTI , Catanese, residente a San Gregorio di Catania da diversi anni, fondatore della corrente pittorica definita "ArteAdimensionale", si è imposto con la sua arte proponendo la Sicilia in una versione nuova e rivoluzionaria. L'Editore Carmelo Pitrolino -Catania 26 Novembre 2006.Successo di pubblico alla XII edizione del premio "Paesi Etnei Oggi" svoltosi presso l'Auditorium de "Le Ciminiere" di Catania il 26 novembre scorso. Il premio istituito quale riconoscimento a personaggi che hanno dato lustro alla nostra isola, è stato assegnato al pittore Aldo Zanetti, sangregorese d'adozione, con la seguente motivazione: "Aldo Zanetti, nato a Catania nel 1944 e residente a San Gregorio di Catania da diversi anni, è il fondatore della nuova corrente pittorica definita "Arte Adimensionale" che con la sua atemporalità e astoricità permette la visione del volo prospettico riflesso nella vera dimensione cioè quella della mente umana. Definito "il maestro del verso pittorico", Aldo Zanetti si è imposto con la sua arte a livello internazionale proponendo la sua Sicilia in una nuova e rivolizionaria versione. Per la sua capacità espressiva, per la coinvolgente vitalità artistica; per aver riprodotto la visione della vita nelle sue diverse dimensioni viste dalla "finestra" del mondo, Paesi Etnei Oggi gli conferisce il "12° Premio 2006" A consegnare il premio ad Aldo Zanetti è stato il sindaco Nico Balsamo e l'assessore provinciale alle Politiche Culturali, Serafina Perra.
Alfio Patti "Rivista San Gregorio L'Informazione" n°33 anno 2006
Ad Aldo Zanetti per l'Adimensionalismo premio alla Carriera, speciale premio Ambiente Roma 2010. Come i sommovimenti dei terra-motus, che "cambiano le prospettive al mondo" per dirla con Franco Battiato, altro catanese e pittore, Aldo Zanetti rappresenta l'anima tormentata dell'uomo pensante, (aggettivo non pleonastico): le sue opere si fanno interpreti delle condizioni e delle situazioni del proprio inconscio, che rivisita e rievoca la storia degli anni e la cronaca di tutti i giorni. Tematica costante nella propria periodazione "adimensionale" è la relazione tra il contesto scenico, emblematico, il territorio e l'intervento dell'uomo sullo stesso per tracciarne i confini e gli oggetti che delimitano culture, razze, tradizioni e, spesso, libertà di pensiero e d'espressione. Docente d'arte per " una vita ", ha fomentato un " ismo ", l'adimensionalità,come modo di proprre il racconto visivo, dove i fatti non hanno dimensione. Al contrario di Marcuse che preconizzava l'uomo "A una dimensione", Zanetti immette nei suoi lavori istantanee che riportano a un frammento di tempo e di storia
Donat Conenna ( Annuale d'Arte e Cultura Ambientale. Roma 2010 )
Storia e storie dove l'immagine fa aggio sulle direttrici euclidee che ne sono l'impianto. Scansioni che l'artista, ispirandosi al "downshifting" della vita, (termine intraducibile, ma significativo più dell'italiano "ultimo cambiamento") ne coglie il ritmo frenetico, l'attimo fuggente, e - da vero io narrante - si impadronisce dei pennelli, dei colori, delle tele e della storia stessa e ne traccia in libertà l'evento. Non abbiamo i mezzi per dire se l'adimensionalità sia un ismo che possa lasciare il segno, più di quanto non lo facciano i neo-movimenti biennalistici veneziani, che durano lo spazio di un mattino, ma Zanetti ha speso una esistenza per l'arte e per una propria espressione d'arte e - come abbiamo detto - se gli artisti si dividono in "quelli che pensano" e quelli che no, la carriera di Aldo Zanetti è un continuo dipingere non disgiunto dal verbo pensare. Infinito presente.
Donat Conenna