Tarquinio Bullo

Tarquinio Bullo



Sobre el Artista


Pittore e incisore, inizia negli anni 50 come autodidata. Nell'83 entra a far parte del gruppo Carlo dalla Zorza, nel 87 si stacca dal chiarismo veneto; frequenta quindi vari corsi di grafica presso la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, l'ultimo nel 91 diretto da Licata. Arricchisce le tecniche acquisite con apporti personali, coniuga astratto e figurativo fino a giungere a quello che il critico Salvatore Perdicaro definirà poi come: "Astrazione Figurata". Passa poi all'arte a fumetti, ed entra nel 2005 a far parte del Movimento Surrealtotemismo. Ha esposto su invito in Italia, in vari paesi europei, in Brasile, negli Stati Uniti, etc., ottenendo premi e onoreficenze. Sue opere sono in musei, collezioni private, e pubbliche. Tarquinio è giunto all'apice della carriera con grandissimi riscontri, e riconoscimenti: dopo la grandissima mostra itinerante dei maestri del colore a Berlino, Amsterdam, Mosca, Dubai, e Roma, promossa dal' Accademia dei Dioscuri di Roma, è stato invitato dalla critica scientifica, e luminari la Sapienza di Roma ad esporre alla Triennale di Roma 2011, Inserito sul libro Manent, Libro D'Oro dell'Arte Contemporanea, e invitato a esporre alla prestigiosa mostra " I Big dell'Arte Contemporanea presso la Galleria La Giustiniana a Roma dal 12 al 18 di giugno 2012. info@tarquiniobullo.com www.tarquiniobullo.com Formazione: Gruppo Carlo della Zorza, Gruppo Ignazio Silone, Gruppo Surrealtotemismo di Sandro Penzo, Vari corsi di grafica tradizionali e di grafica moderna, ultimo sperimentale con il maestro Licata presso la Scuola di Grafica Internazionale a Venezia. Analisi Critica di Giorgio Falossi Dalla tradizione classica al fascino dell'avanguardia Un artista originale e creativo capace di unire alla realtà il momento frenetico del nostro tempo, lo stress che impaurisce gli uomini ma anche la volontà di raggiungere obiettivi e posizioni. Tarquinio Bullo si esprime con un figurativo scomposto e ricomposto da robuste pennellate di colore. Il segno si intreccia sino a diventare ornamento, ma si pone sempre come accentuazione senza sopraffare la figura che rimane principale attenzione e motivazione e che risulta calata in un clima fatto di tonalismi raffinati che adornano e sollecitano, come folletti danzanti, la motivazione principale. La centralità del soggetto è la sua verità, poi si abbandona ad un magico surreale che inquadra la nostra e di oggi situazione: un benessere sospetto e diverso, la ribellione che serpeggia ovunque, la ricerca di una pace che stenta a raggiungerci, il movimento e la velocità ripreso in vibrazioni naturali e di una energia che spicca in un orizzonte improvviso, ove la poesia dell'arte viaggia insieme alla passione,un elemento che non abbandona mai l'uomo cioè quella voglia di sapere, di scoprire di realizzare, quel riscatto che l'acuta pittura di Tarquinio Bullo concede per salvare la nostra fragile civiltà.