About The Artist
Il fascino misterioso delle sfumature tonali
di Araxi Ipekjian
Partendo dall’osservazione di vecchie immagini (quasi tutte in bianco e nero e un po’ingiallite), Alessandro Lonzardi ha iniziato il suo percorso di indagine e di ricerca nell’ambito delle arti, rendendosi conto, quasi da subito, che molto probabilmente, dietro ad ognuna di quelle opere che aveva avuto modo di vedere dal vivo, c’era un messaggio che gli era arrivato diretto, lasciando una traccia. Questo “elemento” è stato importante per Lonzardi perché lo ha spinto a riflettere sul fatto che un artista, ad un certo punto della sua vita, se taglia una tela o dipinge su un pezzo di gommapiuma o incolla tanti materiali su una superficie pittorica lo fa con intenzione e consapevolezza. L’espressione artistica che ha interessato maggiormente Lonzardi è l’arte informale che con il suo atteggiamento di rifiuto e di contestazione del sistema tradizionale, ha spinto l’artista ad identificarsi con l’opera e portare tutto se stesso dentro di essa, in una totale e completa fusione di gesti e sensi. La materia, così indagata e sfruttata in tutta la sua organica vitalità e possibilità espressiva è in questo modo decontestualizzata e sublimata. Dagli anni 80 in poi inizia per Lonzardi la vera e propria sperimentazione. Consiste, inizialmente, nella realizzazione di alcune piccole opere (anche con soggetti figurativi), realizzate su supporti pittorici interamente autocostruiti. Le tele non erano altro che porzioni di sacchi di juta, frammenti di stoffa di cotone, ma anche tavole di legno, materiali plastici, lamiere ecc..L’interesse per artisti americani come Mark Rothko, Jackson Pollock, Willem de Kooning e Robert Rauschenberg, ma anche italiani quali Mario Schifano, Tano Festa e Franco Angeli è forte e determinante. Dopo alcuni anni di pausa la sperimentazione riprende e diventa importante l’uso del computer e dei plotter a getto d’inchiostro per generare il disegno di base su cui intervenire con la pittura. Le ricerche espressive costruite sulla luce sono, per loro natura, strettamente connesse al progresso della tecnica e delle tecnologie relative alla produzione di fonti luminose e questo Alessandro Lonzardi lo sa e lo esprime attraverso le sue opere. A nuovi strumenti tecnologici, in grado di dominare le fonti d’illuminazione o di cristallizzare la luce su pellicola – realizzando immagini fotografiche -, sono sempre seguite nuove evoluzioni delle forme espressive. E’ nello spirito dell’uomo ricercare la conoscenza delle novità ed è nello spirito dell’artista approcciarvi ‘giocosamente’ ed interagirvi in modo estasiato, libero da condizionamenti formali nella direzione di creare un linguaggio (nel senso più generico del termine). L’artista ha un ruolo fondamentale nel completare l’aspetto sociale connesso all’introduzione di manufatti prima inesistenti. Tra le tante letture possibili del ruolo dell’Arte e dell’artista, nel secolo passato assunse sempre più importanza un’interpretazione costruttiva, connessa all’uso di materiali e ad un’estetica industriale tendente al porsi come fulcro, a coadiuvare nuove intellettualità. Alessandro Lonzardi, con le sue opere, s’inserisce in un filone di ricerca artistica che ha caratterizzato buona parte del Novecento, ma che ancora oggi è poco analizzato e che, probabilmente, non ha ricevuto un apprezzamento adeguato dal Sistema dell’Arte Contemporaneo: quello relativo alle interazioni tra fenomenologia della luce e colore. Il colore con il suo fascino misterioso, con le sue sfumature tonali, insieme alla luce, è protagonista delle opere di Lonzardi e ad esso è affidato il compito di comunicare e trasmettere le idee, intenzioni, motivazioni, emozioni che l’artista prova e che materializza nelle sue opere in una continua e costante evoluzione creativa.
Born in Italy in 1964 where he lives and works. He began painting at the beginning of the 80s classic themes, figurative, then move on to abstract forms. From 2002 to 2003 uses the computer to set the foundations of some particular works of figurative / conceptual that will be exposed to the public in 2003 in a famous art gallery of Pisa. After a period of study and further experimentation, participates in some art competitions coming always among the finalists in 2014 and will be present in several exhibitions at major galleries Italian and European structures. Currently began a search in the digital environment that has produced a series of works printed on forex technology Giclée printing. With Alessandro Lonzardi attention shifts to the variety of techniques it uses, such as industrial enamels, oil, mixed media and media (in many cases self-built) to the digital processing of photos printed on forex, experimentation is the basis of his research , always attentive to new trends and current expressions of the means that today's society has to express itself. The artistic career of Lonzardi does not stop but continues towards new forms, solutions congenial to him that meet the narrator of a complex and articulated.